Io RaccOlio non inquino! e non butto l’olio nel lavandino

Io RaccOlio non inquino! e non butto l’olio nel lavandino

La Libera Associazione Binetto in collaborazione con SIECO – Sistemi integrati per l’ecologia promuove "Io RaccOlio non inquino! e non butto l’olio nel lavandino", una campagna di sensibilizzazione per la raccolta di olio vegetale esausto domestico.

"Versa il contenuto della tua padella o friggitrice o il residuo delle conserve in un bottiglia di plastica o di vetro, riponila comodamente sotto il lavello della tua cucina e, una volta piena, puoi conferire l’olio raccolto nel contenitore sito presso la Libera Associazione Binetto, in piazza Umberto I n° 1 a Binetto."

Quanti si sono domandati, dopo ogni frittura, dove poter riversare l’olio residuo? E l’olio delle conserve? Il burro e la margarina vegetale che residuano nelle pentole? Finalmente oggi anche questo problema avrà una soluzione, ponendo un freno all’inquinamento ambientale che noi tutti, inconsapevolmente, abbiamo contribuito a generare.

Quando gli oli e grassi alimentari esausti provengono da una qualsiasi attività produttiva sono considerati “rifiuti speciali non pericolosi”, da destinarsi al recupero in conformità a quanto disposto dall’art. 184 comma 2, del D.Lgs 152/2006.
Il Decreto Legislativo n° 152/2006, rappresenta il riferimento normativo in materia di gestione dei rifiuti. Esso istituisce il Consorzio Nazionale di Raccolta e Trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti (CONOE), che garantisce la corretta gestione di tali residui, ovvero: la loro raccolta presso i soggetti produttori in ragione della propria attività professionale, il trasporto, lo stoccaggio, il trattamento ed, infine, il recupero. Infatti, oli e grassi, vegetali e animali usati, sono “rifiuti recuperabili”, che, se sottoposti ad appropriati processi di trattamento e rigenerazione, consentono come “materie prime secondarie” la produzione di grasso per edilizia; glicerina ed estere metilico; olio lubrificante vegetale; saponette; biodiesel; energia elettrica.

Molti di noi, con irresponsabile abitudine, hanno da sempre riversato nei lavandini, e quindi negli scarichi fognari, od anche nel terreno del proprio giardino, l’olio o il burro residuo dei condimenti, delle fritture, delle conserve, degli alimenti sott’olio (ad esempio il tonno in scatola), inconsapevoli delle conseguenze, in termini di inquinamento ambientale, generato da tale gesto: inquinamento del sottosuolo, dei corsi d’acqua superficiali, degli specchi d’acqua (impedendo l’ossigenazione e compromettendo l’esistenza della flora e della fauna) ed anche problemi di corretta gestione e funzionamento dei depuratori di reflui civili. Gettare l’olio negli scarichi fognari è altamente inquinante! Ricorda che l’ambiente è un dono che hai ricevuto dai tuoi genitori ed hai l’obbligo di regalarlo ai tuoi figli.

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Binetto

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