Al via da qualche mese nel carcere di Bari, il progetto "Orto in carcere". Obiettivo primario dell'iniziativa, che rientra in un Protocollo di Intesa siglato a giugno tra Amministrazione penitenziaria e Regione, è quello di promuovere la realizzazione di “un nuovo sistema sperimentale integrato”, destinato a detenuti di bassa pericolosità sociale e con pena contenuta. "Un modello penale inclusivo e anticipatore del principio della giustizia riparativa – spiega una nota della Regione – attraverso l’impiego di tali detenuti in lavori di pubblica utilità, orientato ad una dimensione di “carcere aperto”, alternativo e territoriale, sulla scia delle più avanzate esperienze europee, capace quindi di offrire concrete possibilità di reinserimento sociale, anche attraverso l’orientamento e il sostegno all’inserimento lavorativo, scolastico e della formazione professionale e culturale, nell’ambito della affermazione e del rilancio di una cultura della legalità".
L'iniziativa dell'orto in carcere è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’Associazione Civiltà Contadina di Molfetta e della Ditta “Facchini e Francese”. Parte dei prodotti coltivati e raccolti sarà donata alla Caritas di Bari.
Orto in carcere a Bari
pubblicato venerdì 12 Settembre 2014
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