S.O.S.S. 5 mesi di interventi a sostegno delle emergenze

S.O.S.S. 5 mesi di interventi a sostegno delle emergenze

Il 31 marzo è giunto a termine il progetto S.O.S.S. emergenza freddo, messo in campo dagli operatori e volontari dell’Associazione Migrantes in collaborazione con il Settore Socio Sanitario del Comune di Andria e finalizzato a rispondere alle emergenze ed urgenze sociali.

A pochi giorni dalla conclusione del progetto, l’Associazione Migrantes traccia un bilancio delle attività messe in campo e degli interventi attuati.
È stato un periodo particolarmente intenso per i volontari e gli operatori di un servizio che si è rivelato indispensabile e costruttivo, a sostegno delle persone in condizioni di fragilità sociale. Il servizio si è caratterizzato per la forza e la tenacia con cui ha saputo rispondere agli interventi di emergenza e urgenza che si sono riscontrati sul territorio, per le persone in situazioni di povertà estrema, alcuni soggetti sfrattati, i senza fissa dimora, i singoli non autosufficienti, gli anziani, ed ha soddisfatto i bisogni primari acquistando viveri e assolvendo ad altre incombenze” (Don Geremia Acri, responsabile del progetto).

Dal 1 novembre 2009 ad oggi sono stati 45 i casi complessi presi in carico, ed evasi, condivisi con il Settore Socio Sanitario del Comune di Andria. Parte degli interventi ha richiesto assistenza e accompagnamento presso strutture ospedaliere ed ambulatori della zona; altri casi hanno riguardato il sostegno psicologico e materiale per la prima accoglienza, utile al soddisfacimento dei bisogni primari: alimenti, igiene della casa e della persona, distribuzione di coperte a famiglie prive di riscaldamento domestico e ad immigrati senza fissa dimora.

Numerosi sono stati anche gli interventi di ascolto tra le mura domestiche di chi non ha voce per gridare aiuto, talvolta per mancanza di conoscenza o di coraggio nel manifestare situazioni di povertà sociale ed economica. I casi evasi hanno potuto contare sul supporto di qualificate figure professionali.

"Se è vero che i numeri parlano da sé, – affermano i coordinatori del progetto dott.ssa Enza Di Schiena, Dott. Sabino Liso e Alba Pistillo – non ci sottraiamo dal dare qualche dato eloquente per ciò che concerne i servizi che hanno supportato e perfezionato il progetto in questione: 829 sono state le chiamate in entrata al numero verde 800.58.93.46; 9400 bevande calde consegnate durante la notte ed al mattino presto per le vie cittadine e nelle campagne; 3500 coperte; un numero incalcolabile di farmaci da banco".

Viste le esigenze manifestate, si chiede una maggiore assunzione di impegno e responsabilità da parte delle istituzioni pubbliche, nel sostenere una progettualità più costruttiva ed attenta all’area della povertà e del disagio adulti.
Dal 01 aprile chi si farà carico della responsabilità del Servizio S.O.S.S.?
Può un servizio qualificato ed essenziale avere una durata temporanea e reggersi esclusivamente sull’aspetto della solidarietà umana e carità cristiana?