Giovani e volontariato

I giovani e il volontariato, un binomio che negli ultimi anni ha registrato una considerevole crescita che sfata l’immagine di adolescenti e ragazzi annoiati, insensibili e individualisti. Se ne è parlato ieri, 12 settembre, nel convegno organizzato dal Csv San Nicola in occasione del Meeting del volontariato. I dati sono riportati nel Rapporto Giovani dell’istituto Toniolo che ha studiato il grado di partecipazione dei giovani under 30 alla vita pubblica: nel 2013 il 64,8% degli intervistati non aveva mai fatto volontariato; nel 2017 rappresentavano il 55,2%.

giovani volontariato

“I fattori determinanti che influenzano i giovani e li inducono a sperimentare forme di volontariato sono la famiglia –  se è aperta ad accogliere l’altro favorisce l’ingresso nel mondo della reciprocità e del dono –  e la scuola – che può offrire delle chance agli studenti per sperimentare le attività solidaristiche. Fondamentale è il grado di coinvolgimento del giovane nella vita associativa: renderlo protagonista e non mero esecutore di compiti assegnati è una leva per conquistarlo alla causa” ha spiegato Marcello Tempesta, docente di Pedagogia generale dell’Università del Salento. Anche l’educazione è un tassello importante, nella misura in cui “offre modelli significativi che facciano emergere le peculiarità di ogni ragazzo, il suo sogno, che facciano accendere la passione di realizzare quel sogno e che indirizzi le specificità individuali, i doni, verso una strada costruttiva per il bene personale e collettivo” ha evidenziato don Francesco Preite, direttore dell’opera Salesiana del Redentore di Bari. L’esempio di quanto questo percorso sia fecondo è Kekko Young, un giovane rapper che nelle sue canzoni racconta la strada e le sue ombre, che ha conosciuto bene prima di cominciare a frequentare l’Oratorio del Redentore. Con la sua esibizione ha lanciato un messaggio significativo ai numerosi ragazzi presenti.

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