91 milioni per il terzo settore. Aperto il bando da 45 milioni

protocollo

di Marilena De Nigris

Pubblicati l’atto di indirizzo che sblocca il fondo da 91 milioni previsto dalla riforma del terzo settore e il primo bando da 45 milioni per il finanziamento di progetti di rilevanza nazionale.

Firmato il 13 novembre 2017 dal ministro Poletti, l’atto di indirizzo libera il fondo di oltre 91 milioni per l’innovazione sociale del terzo settore, in attuazione del decreto legislativo n. 117 del 2017. L’atto è “Il primo importante provvedimento applicativo della riforma del terzo settore” afferma il sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali Luigi Bobba.
Facendo seguito all’atto di indirizzo, il 14 novembre 2017 è stato adottato l’Avviso pubblico n. 1/2017 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale, finanziati con un importo di 44.806.985,00 euro.
Al Bando possono partecipare esclusivamente le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le fondazioni del terzo settore. Due sono le novità: l’accorpamento in un solo bando degli stanziamenti per odv e aps, mentre in passato le risorse, oltre ad essere più esigue, erano rese disponibili attraverso due direttive distinte riferite alla 266 e alla 383. L’altra novità e l’inserimento tra i destinatari anche delle fondazioni del terzo settore.

I progetti nazionali dovranno prevedere lo svolgimento delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo Settore, tra le quali il contrasto dello sfruttamento del lavoro nero e del fenomeno del caporalato, lo sviluppo della cultura del volontariato tra i giovani, lo sviluppo e il rafforzamento delle reti associative del Terzo Settore, l’integrazione dei migranti, l’inserimento lavorativo delle fasce deboli della popolazione e la creazione di forme di welfare di comunità, la prevenzione e contrasto delle dipendenze e delle forme di violenza, rafforzamento della cittadinanza attiva; promozione del sostegno a distanza.
I progetti, del valore compreso tra un minimo di 250mila e un massimo di 900mila euro, devono prevedere lo svolgimento di attività progettuali in almeno 10 Regioni (sono equiparate le province autonome di Trento e Bolzano) e avere durata compresa tra 12 e 18 mesi.

I proponenti possono chiedere fino all’80% del costo previsto (del 50% se il progetto è proposto dalle fondazioni) e cofinanziare la quota restante, al quale possono contribuire economicamente anche enti pubblici o privati, la cui partecipazione dovrà essere a costo zero per il progetto. In attesa del Registro unico del terzo settore, i progetti possono essere presentati da associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato iscritte ai relativi registri regionali; le fondazioni devono essere registrate all’anagrafe delle onlus. Inoltre, come previsto dal Codice, i progetti potranno essere presentati dagli enti anche in partnership con le reti associative.

Le domande andranno consegnate al Ministero entro le 12.00 dell’11 dicembre 2017.
Bando, domanda e allegati

Le rimanenti risorse del Fondo saranno ripartite come segue:
– 10 milioni, a carattere rotativo, gestiti dalla neonata Fondazione Italia Sociale per programmi di investimento degli enti associativi e delle fondazioni del Terzo settore. Le risorse saranno erogate sotto forma di finanziamenti agevolati per l’acquisto di terreni agricoli o di fabbricati – anche da ristrutturare; macchinari impianti e attrezzature di fabbrica; programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, veicoli e autoveicoli.
– 26 milioni per progetti di rilevanza locale che, entro dicembre 2017, saranno ripartiti alle Regioni mediante appositi accordi di programma affinché vengano destinati, con avviso pubblico, agli enti associativi di terzo settore che operano nel territorio regionale di appartenenza.
– 7,75 milioni, in forma di contributi, per l’acquisto di autoambulanze e autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali, per gli enti che operano nel campo socio sanitario.
– 2,58 milioni per le associazioni di promozione sociale di cui alla Legge 476 del 1987 che promuovono l’assistenza di soggetti con particolari forme di svantaggio.

“Entro l’anno – conclude il sottosegretario Bobba nel comunicato stampa ufficiale – saranno emanati altri importanti atti amministrativi riguardanti la costituzione dell’Organismo nazionale di controllo dei Centri di servizio del volontariato e l’istituzione del Consiglio Nazionale del terzo settore. Così come, ben presto, sarà sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Ministero del Lavoro e diverse amministrazioni territoriali e statali per l’avvio del Social bonus”.