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Adolescenza e cancro

Sarà il tempo, il tema della terza giornata nazionale della Psiconcologia promossa dalla società Scientifica Sipo, Società italiana di psiconcologia, in programma venerdi 28 settembre nell’aula Asclepios del Policlinico di Bari a partire dalle ore 9.30.

Il tempo delle attese in oncologia è strettamente legato al tempo della malattia che coinvolge non solo il corpo ma anche la mente. L’obiettivo è quello di mettere al centro del percorso di cura del paziente oncologico, oltre la sua sfera psicologia, anche quella della sua famiglia.
L’Unità complessa Pediatrica ad indirizzo Oncoematologico dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari in collaborazione con APLETI ONLUS, ASSOCIAZIONE PUGLIESE PER LA LOTTA ALLE LEUCEMIE E TUMORI DELL’ INFANZIA, ha organizzato il 28 settembre un momento di riflessione, confronto e approfondimento sul tema dell’adolescenza che impatta con la malattia oncologica.

Titolo del convegno: “il tempo delle attese in oncologia – adolescenza e cancro: un tempo sospeso?”  L’adolescente che si ammala di tumore, nel periodo della vita in cui è proiettato verso il futuro, in cerca della propria libertà e autonomia, si trova suo malgrado a fare i conti con una realtà complessa, travolto fisicamente e psicologicamente dall’evento della malattia. La patologia tumorale rappresenta una sfida che influisce sui normali compiti evolutivi dell’adolescenza.

Il centro di oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari si occupa del trattamento di tutte le patologie tumorali che colpiscono anche i pazienti in età adolescenziale (tumori solidi e patologie tumorali del sistema emolinfopoietico). Ogni anno in Italia si ammalano di tumore circa 800 adolescenti, ossia pazienti di età compresa tra i 15 e i 19 anni. In questa fascia di età, possono insorgere sia neoplasie tipiche dell’età pediatrica, come leucemie e tumori cerebrali, che tumori tipici dell’adolescenza, come sarcomi o tumori germinali. E possono essere presenti anche tumori tipici dell’età adulta, come carcinomi e melanomi. Pertanto è fondamentale che chi cura gli adolescenti sia in grado di trattare questo gruppo di pazienti arruolandoli nei protocolli più idonei al tipo di patologia, collaborando anche con gli oncologi dell’adulto. La presa in carico di un adolescente malato di tumore deve, inoltre, avvenire in un ambiente che venga incontro alle specifiche necessità, mediche ma anche psicologiche degli adolescenti, da parte di uno staff multidisciplinare di professionisti formato in tal senso. Questo accade a Bari dove il centro di oncoematologia pediatrica del capoluogo prende in carico il paziente adolescente anche da un punto di vista psicologico e sociale, realizzando progetti mirati a garantire e tutelare i bisogni evolutivi tipici di questa età.

Durante il convegno del 28 settembre, in programma nella terza giornata nazionale di psiconcologia, verrà approfondita anche l’esperienza diretta del nostro centro, affrontando la prospettiva temporale della malattia in adolescenza: tempo “sospeso” o periodo di crescita e trasformazione? Durante la giornata è prevista una sessione dedicata alle testimonianze dirette di adolescenti in cura presso il centro oncoematologico pediatrico di Bari e dei loro familiari.

Per info e iscrizioni: infoadolescenzaecancro@gmail.com