APS G.I.R.A.F.F.A, Perbene APS, A.GE.D.O. Puglia sez. Bari – ODV: «Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze» | Parità di genere

Banner uguaglianza di genere emancipare donne e ragazze IDEATTIVA CSVSN
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Dall’8 Marzo al 27 Aprile 2023, si tiene a Bari «Obiettivo 5 agenda 2030. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze», progetto del CSV San Nicola in collaborazione con APS G.I.R.A.F.F.A (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile), Perbene APS, A.GE.D.O. Puglia sez. Bari – ODV e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Parità di genere”, realizzato attraverso l’Avviso pubblico #Ideattiva 2ª edizione.

Ciclo di incontri tematici sull’educazione al rispetto, sugli stereotipi e le differenze di genere.
Gli incontri si tengono dalle 10:00 alle 12:00.

APS G.I.R.A.F.F.A (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile)

27 Marzo, 20 Aprile e 27 Aprile: La Violenza Comica a cura di Daniela Baldassarra, presso il Convitto Nazionale D. Cirillo e il Liceo G. Bianchi Dottula.
«leggi qui il progetto completo»

Perbene APS

13, 14, 20 e 21 Marzo e 12, 14 e 27 Aprile: Pari e Patta a cura di Annamaria Ferretti e Antonio Stornaiolo, presso IC Grimaldi- Lombardi, Scuola XXVI Circolo, Arci-La stanza di Cesco.
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A.GE.D.O. Puglia sez. Bari – ODV

8, 15, 22, 29 e 30 Marzo e 14 Aprile: Educare alle differenze a cura di A.Ge.D.O. Puglia, presso IISS Giulio Cesare e Convitto Nazionale D. Cirillo.
«leggi qui il progetto completo»

– La Violenza Comica di APS G.I.R.A.F.F.A (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile)

Incontri curati da Daniela Baldassarra insieme a una psicologa e/o assistente sociale e/o docente.

I incontro – Gli stereotipi di genere e il modo in cui influiscono sul modo di guardare all’Altro da sé. Esibizione comica incentrata su stereotipi e differenze di genere con riflessione finale sulla pericolosità dei
pregiudizi.
Talk con gli studenti sulle loro esperienze di pregiudizio (vissute e agite).

II incontro – I moderni femminismi: excursus storico/culturale semiserio sull’evoluzione del concetto di femminismo e sulle attuali esasperazioni. Focus sul ruolo della moda nelle trasformazioni della vita delle donne. Segue talk con gli studenti.

III incontro, primo argomento “La violenza assistita” – Reading letterario del racconto “Dieci gennaio” sulle conseguenze psicologiche della violenza assistita in famiglia. Segue talk con gli studenti.

III incontro, secondo argomento “La violenza economica” – La violenza economica, una sfaccettatura di abuso ancora poco riconosciuta. Focus semiserio sull’importanza dell’indipendenza economica come elemento imprescindibile di libertà. Segue talk con gli studenti.

Daniela Baldassarra è una scrittrice e monologhista teatrale pugliese, esperta in tematiche di genere. Ha ricevuto riconoscimenti per il suo impegno contro la violenza sulle donne nel 2016 dal Centro Antiviolenza Alzaia di Taranto, nel 2017 dall’Assessorato alla Cultura del Comune de L’Aquila e nel 2020 è tra i vincitori del Premio Nazionale dedicato a Pier Paolo Pasolini con un’opera sul controverso tema della gravidanza post stupro. Nell’ottobre 2019 viene invitata dall’Università di Taranto per una Lectio Magistralis sulla violenza di genere.

– Pari e Patta di Perbene APS

Incontri formativi tenuti da Antonio Stornaiolo e Annamaria Ferretti.

Secondo le Nazioni Unite, in Italia “persistono profondi stereotipi che hanno un impatto schiacciante sul ruolo della donna e sulle responsabilità che essa ha nella società e in famiglia”.

“La rappresentazione dei generi nei libri di testo per le elementari” ha rilevato ancora la scarsa visibilità femminile: ogni 10 protagoniste femmine ci sono 16 protagonisti maschi. La disparità risulta ancora più evidente se si esplorano le sottocategorie: nei racconti d’avventura il rapporto è di 72 contro 20; nei miti e le leggende siamo a 62 contro 25. Nei testi di narrativa i protagonisti maschi sono il 62% circa, contro un 34% di femmine. E la stragrande maggioranza delle storie del passato ha protagonisti maschili: su 91 racconti storici, 67 contro 22. Fin da piccoli, prima di imparare a leggere, s’impara dunque che esistono ruoli differenti per i due generi.

La psicologia dello sviluppo, nei suoi vari approcci, concorda nel fatto che lo schema di genere nasce e si sviluppa nell’infanzia, attraverso l’interazione con i genitori, con la scuola e con il gruppo dei pari.

Obiettivi:

  • riflettere sul fenomeno della violenza di genere e sull’uso delle immagini stereotipate delle donne;
  • educare all’affettività, eliminando modelli stereotipati e sessisti dei ruoli delle donne e degli uomini;
  • prevenire e contrastare fenomeni di violenza di genere;
  • educare alla gentilezza, alle buone maniere, alla voglia di stare insieme con le mani a posto;
  • imparare a esprimere gioia, tristezza, rabbia o paura; perché se non si sanno verbalizzare le proprie emozioni si usa la forza si alza la voce”;
  • chiarire il concetto che non esiste un sesso debole e un sesso forte: esistono due sessi.

– Educare alle differenze di A.GE.D.O. Puglia sez. Bari – ODV

Nella società sussistono ancora stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone con diverso orientamento sessuale e diversa identità di genere attraverso atteggiamenti discriminatori, attraverso l’emarginazione e, purtroppo, si assiste tutt’oggi a episodi che sfociano nella violenza verbale e fisica.

Questo clima ostico, dovuto a un retaggio culturale che si è radicato nella società attraverso il tempo, ha origine dalla non conoscenza. Si rende quindi necessario intervenire lavorando sulla prevenzione, sull’informazione e sulla formazione in merito ai temi della diversa identità sessuale e di genere, sensibilizzando al rispetto di tutte le differenze e intercettando i bisogni al fine di poter sviluppare una società inclusiva che consenta a tutti e tutte di vivere in armonia.

I incontro – Laboratorio di pratica filosofica di comunità

  • Partendo dalla modalità di approccio al pensiero critico elaborato da Lipman con la P4Community, si può realizzare una comunità pensante che si riunisca per affrontare tematiche inerenti ai pregiudizi e agli stereotipi di genere. La finalità del modulo è esperienziale.
  • Tra gli obiettivi del metodo vi sono: l’educazione all’atteggiamento democratico, lo sviluppo del pensiero critico, il miglioramento delle capacità argomentative, la promozione della riflessione metacognitiva.
  • La philosophy for Community è una pratica filosofica basata sulla cura del sé e della relazione con l’altro attraverso la comunità di ricerca. Lo scopo è quello di favorire la scoperta dei propri modelli mentali che danno frutto alle idee e che spesso si intrecciano con la sfera emotiva, attraverso l’argomentazione e il confronto con l’altro; è un viaggio attraverso sé. Si evidenzia l’importanza dell’autoanalisi e della competenza comunicativa. Un altro aspetto importante è la condivisione rispettosa con il gruppo anche di riflessioni divergenti (attitudine democratica).
  • Viene favorita la nascita di una consapevolezza critica nella sfera dell’agire collettivo e della vita comune.

II incontro – Questioni di genere

Lo scopo è indurre i partecipanti a riflettere sulle varie componenti dell’identità sessuo-affettiva e amorosa: corpo, identità di genere, ruolo di genere, espressione di genere, orientamento sessuale, pratiche, emozioni. Si è scelto di procedere integrando modalità formali e non formali per mettere in atto un processo che a partire dal proprio sé consideri l’altr* come parte integrante della famiglia umana, fonte di arricchimento della diversità, espressione sempre e comunque di un valore. Si alterneranno modalità di gestione di attività con il gruppo intero, a coppia, a piccoli sottogruppi di discussione e feedback.

La finalità è quella di fornire competenze culturali per contrastare il fenomeno della violenza e discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. Gli atteggiamenti violenti derivano spesso dall’ignoranza dei temi inerenti la sessualità e l’orientamento sessuo-affettivo. Di conseguenza si intende fornire ai fruitori del progetto i rudimenti di quelle categorie interpretative a partire dai quali poter inquadrare la natura degli orientamenti sessuali e delle identità di genere nel continuum dell’espressione della sessualità, dell’affettività e delle identità della persona.

III incontro – Cosa è e cosa fa A.GE.D.O.

Storia della nascita di Agedo in Puglia e sue articolazioni territoriali. Il rapporto con le Istituzioni. La partecipazione di Agedo Bari nel Forags dell’Usr e nel tavolo tecnico LGBT+ del Comune di Bari. La partecipazione di Agedo alla Casa delle Donne del Mediterraneo. Il rapporto con il mondo del volontariato. Agedo e la formazione con il neonato Centro Antidiscriminazione del Welfare comunale.

IV incontro – Formazione sui temi legati alla varianza di genere

Differenza tra identità di genere e orientamento sessuale. Stereotipi e ruolo dei genitori. Il percorso di transizione. Buone pratiche nella relazione con le persone transgender. Testimonianza di un genitore. Domande e riflessioni.

V incontro – Conclusione di un percorso di conoscenza

Metteremo a frutto quello che i partecipanti avranno appreso, condividendo e confrontandoci per poter avere un corretto atteggiamento e comportamento nei confronti delle persone della comunità Lgbt+. Trarre, da questa esperienza, la consapevolezza di avere rispetto per tutte le differenze.