Carta dei Valori della cittadinanza e dell’integrazione

La Carta dei Valori della cittadinanza e dell’integrazione, presentata il 23 aprile al Viminale, nasce da un percorso avviato dal Ministro dell´Interno, Giuliano Amato, nella seconda metà del 2006, nel quadro delle iniziative volte all´integrazione e alla coesione sociale. L’obiettivo è quello di enucleare i valori e i principi validi per tutti coloro che desiderano risiedere stabilmente in Italia, di qualsiasi gruppo o comunità facciano parte, di natura culturale, etnica o religiosa.
Il 13 ottobre 2006 con decreto del Ministro dell’Interno è stato nominato il Comitato scientifico incaricato di elaborare la Carta dei valori:

Professoressa Roberta Aluffi Beck Peccoz (Università di Torino)
Professor Carlo Cardia, con funzioni di coordinatore (Università Roma Tre)
On.le Professor Khaled Fouad Allam (Università di Trieste),
Professor Adnane Mokrani (Università Gregoriana di Roma),
Professor Francesco Zannini (Pontificio Istituto di studi arabi ed islamistica di Roma)

Hanno partecipato ai lavori del Comitato scientifico il Prefetto Franco Testa ed il Vice Prefetto Maria Patrizia Paba.

Il Comitato scientifico ha svolto ampie consultazioni incontrando associazioni ed organizzazioni del mondo dell’immigrazione e religiose, sociali, sindacali e del volontariato, i componenti della Consulta per l´Islam italiano e della Consulta giovanile per le questioni relative al pluralismo culturale e religioso, esperti ed esponenti delle Istituzioni.

La Carta dei valori della cittadinanza e dell´integrazione, ancorata strettamente alla Costituzione italiana e alle Carte europee e internazionali sui diritti umani, ha un carattere essenzialmente programmatico per l´azione del Ministero dell´Interno e intende rappresentare uno strumento utile per i soggetti dell´immigrazione, per le comunità religiose, per i cittadini italiani, soprattutto i giovani, per diffondere una migliore conoscenza dei problemi dell´immigrazione e della libertà religiosa.

«Non si possono imporre per decreto i principi contenuti nella Carta – spiega Amato -. Questo non significa che alcune indicazioni non possano essere tradotte in norme. Come ad esempio la necessità di conoscere la nostra cultura e condividere i principi base sui quali si fonda la nostra società».

MAGGIORI INFORMAZIONI
Carta dei Valori della cittadinanza e dell’integrazione
link alla notizia pubblicata sul sito del Ministero dell’Interno