Eletto il nuovo consiglio di CSVnet: Stefano Tabò confermato presidente

All’assemblea nazionale di Roma hanno votato i delegati di tutti i 64 CSV soci. Vice Squillaci e Tommasini. Nella relazione di apertura di Tabò l’esortazione ad “avere coraggio, essere tempestivi e radicati nella società”. Presentata la programmazione 2018, con il nuovo Sistema Informativo per la raccolta dei dati e la rendicontazione economica e sociale.

Con la partecipazione di circa 130 delegati da tutti i CSV soci attivi in Italia, l’assemblea nazionale di CSVnet, svoltasi sabato 10 febbraio a Roma, ha eletto i nuovi organi sociali che governeranno l’Associazione nei prossimi tre anni.

Stefano Tabò è stato confermato presidente per il terzo mandato consecutivo. Al suo fianco, come vicepresidenti, ci saranno Luciano Squillaci (riconfermato) e Chiara Tommasini.

L’assemblea è stata aperta con la presentazione dei dati relativi al Report sulle attività dei Centri di Servizio per il volontariato. L’indagine, relativa al 2016, conferma sempre di più i CSV come “case diffuse del volontariato” con quasi 400 punti di servizio sul territorio nazionale e una mole di attività che si attesta su circa 226mila servizi (+8% rispetto all’anno precedente).

“Dobbiamo avere coraggio, essere tempestivi e radicati nella società.”. Sono i principali concetti su cui Stefano Tabò ha insistito nella sua relazione. Un discorso inevitabilmente collocato nel contesto della recente riforma del Terzo Settore, che nel 2018 entrerà a regime e che prevede un ruolo decisamente rafforzato per il “sistema” dei Centri di servizio. Ma anche un discorso che ha delineato alcune linee strategiche per il mandato appena iniziato.

“Con la Riforma – ha detto il presidente – i Centri di Servizio per il Volontariato hanno conquistato sul campo il riconoscimento della loro azione in questi venti anni. Limitandosi all’operatività nazionale, la nuova normativa in realtà non ha cambiato quasi nulla per CSVnet, perché ha recepito quelle sensibilità che da sempre sono nelle nostre corde. Ma ha cambiato le relazioni e il contesto in cui svolge le proprie funzioni: quel riconoscimento giuridico ha avuto un impatto immediato in chi si relaziona con noi”.

E riferendosi alla riduzione del numero dei CSV che la stessa Riforma determinerà entro il 2018, Tabò ha spiegato: “A prescindere da quanti saranno i Centri, colgo infatti attorno a noi sollecitazioni affinché ci sia più presenza dei CSV sui territori per una più efficace promozione del volontariato. Per fare questo dobbiamo essere sempre di più un “sistema”, una grande infrastrutturazione nazionale in grado di avere impatto anche sulle mappe culturali del paese. Ma la nostra presenza non può essere avulsa da un progetto di società. Non ci possono lasciare indifferenti la crisi delle istituzioni e della rappresentanza democratica, la crisi della legalità, i crescenti atti di violenza e di razzismo: dobbiamo opporre a questi fenomeni i valori del volontariato nella promozione della cittadinanza, della nonviolenza, dell’accoglienza … Non possiamo non intercettare queste emergenze: dobbiamo esaltare il volontariato come respiro di civiltà”.

Rinnovato per un terzo, il consiglio direttivo è composto da 33 persone: 24 volontari e 9 volontarie. Oltre a Tabò (CSV Genova), Squillaci (CSV Reggio Calabria) e Tommasini (CSV Verona), ne fanno parte: Emanuele Alecci (CSV Padova), Maria Antonia Brigida (CSV Taranto), Giorgia Brugnettini (CSV Rimini), Simone Giovanni Bucchi (CSV Marche), Paola Capoleva (CSV Lazio), Nicola Caprio (CSV Napoli), Giorgio Casagranda (CSV Trento), Lamberto Cavallari (CSV Rovigo), Luigi Conte (CSV Lecce), Luca Cosso (CSV Genova), Antonio D’Alessandro (CSV Lazio CESV), Casto Di Bonaventura (CSV Pescara), Ermanno Di Bonaventura (CSV Chieti), Gian Piero Farru (CSV Sardegna), Rosa Franco (CSV Bari), Claudio Latino (CSV Valle d’Aosta), Giampiero Licinio (CSV Friuli Venezia Giulia), Maria Luisa Lunghi (CSV Lombardia Sud), Silvio Magliano (CSV Torino), Emilia Muoio (CSV Salerno), Ivan Nissoli (CSV Milano), Katia Orlandi CSV Toscana), Luigi Paccosi (CSV Toscana), Piero Petrecca (CSV Molise), Giuditta Antonia Petrillo (CSV Palermo), Renzo Razzano (CSV Lazio SPES), Attilio Rossato (CSV Mantova), Luigi Russo (CSV Lecce), Pierluigi Stefani (CSV Bologna), Leonardo Vita (CSV Basilicata).

Nominati anche i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e del Collegio dei Garanti.

Fonte: www.csvnet.it

Foto: CSV Chieti