Riforma del Terzo Settore: ad Andria un convegno partecipato

andria terzo settore

Nel pomeriggio di mercoledì scorso 14 marzo ad Andria presso la Sala del Refettorio (Chiostro San Francesco) si è tenuto un convegno a tema Il nuovo codice del terzo settore: lavoriamo insieme per scrivere i decreti attuativi”,” Hanno partecipato le associazioni del territorio, l’Assessore ai Diritti ed equità

Sociale Francesca Magliano e  per il Csv “San Nicola” il presidente Rosa Franco, il componente del Comitato scientifico Rosanna Lallone, il coordinatore dell’Area Consulenza Roberto D’Addabbo.

Il Presidente Rosa Franco ha informato i presenti delle nuove azioni messe in cantiere dal CSV “San Nicola” per supportare le associazioni alla luce della riforma del Terzo Settore. Considerando che il nuovo codice impone un grande cambiamento, soprattutto di mentalità, bisogna valutare la prospettiva di abbandonare la logica dell’assistenzialismo. Tutto ciò porterà le associazioni a confrontarsi con i contenuti dei decreti attuativi. Se saranno in grado di rendere la propria associazione più ancor più reattiva e più incisiva, potranno garantire una maggiore stabilità nella erogazione dei servizi alla collettività sul territorio.


L’Assessore Francesca Magliano nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di mettere in azione un migliore coordinamento per attuare progetti in sinergia tra gli Enti Locali e il Terzo Settore. L’amministrazione locale ha il dovere di dare delle linee guida sulle strategie che riguardano le politiche sociali. Ha sottolineato quanto il volontariato sia una componente fondamentale del secondo welfare, una risorsa che si aggiunge ai tradizionali strumenti del welfare pubblico, al fine di sperimentare nuove soluzioni di inclusione sociale.

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Roberto D’Addabbo
ha illustrato le novità introdotte del Codice del Terzo settore facendo una panoramica generale degli aspetti tecnico-operativi che interessano gli Enti del Terzo settore e in modo particolare le OdV con specifico riferimento alle modifiche che dovranno essere apportate agli Statuti in previsione dell’istituzione del Registro Unico del Terzo Settore. Le Organizzazioni di Volontariato sono chiamate a intraprendere un percorso di adeguamento al nuovo quadro normativo che impone loro maggiori regole e adempimenti, ma che potrà consentire alle stesse di accedere ad importanti opportunità fiscali e strumenti di reperimento di risorse, puntando sulla crescita di organizzazione e di gestione dei servizi.


Rosanna Lallone
nel suo intervento ha esaminato quanto e in che modo il nuovo Codice valorizzi il ruolo degli Enti del Terzo settore. La missione delle associazioni di volontariato è il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale. Quello che si riscontra nella nuova legge è che gli Enti del Terzo settore non possano svolgere un ruolo realmente collaborativo ma meramente partecipativo e consultivo e quindi marginale. Il rischio e che non si realizzino vere pratiche di sussidiarietà ma che questo principio rimanga più affermato teoricamente che agito concretamente. Non è la logica della sussidiarietà essere considerati stampella dell’Ente Pubblico. La vera sussidiarietà è la titolarità di quell’interesse generale di bene comune che il mondo del Terzo Settore assume. È l’Ente Pubblico che si deve attivare in una logica completamente ribaltata nell’ottica della coprogettazione e cooperazione partecipata.
La dott.ssa Lallone, infine, ha rivolto un invito alla associazioni presenti ad essere protagonisti nel processo di redazione degli atti legislativi regionali di recepimento del codice del Terzo Settore, per affermare un ruolo realmente partecipativo e non gregario.