Un programma di tre giorni al Teatro Kismet di Bari per Generare Culture NonViolente

Il 25, 26 e 27 Novembre 2022, il Centro Antiviolenza dell’Assessorato al Welfare del Comune di Bari organizza Generare Culture NonViolente 2022, un programma di tre giorni presso il Teatro Kismet di Bari, strada San Giorgio Martire 22F.

Iscriviti entro il 21 Novembre a uno o più moduli al seguente link: https://forms.gle/Sd94SH5CMRWfBQDn8

Programma
  • Venerdì 25 Novembre
    • 15:30-20:00 Votazione delle opere del Contest da parte dei partecipanti
    • 15:30-17:30 Laboratorio di Teatro Terapia
      Un gioco con regole quali rispetto, accettazione, ascolto e non giudizio.
      La distanza che si crea tra la persona e la storia che racconta e il personaggio che interpreta, permette di vedersi e rivedersi, di elaborare in modo indiretto e metaforico contenuti altrimenti troppo dolorosi per essere comunicati.
      Il laboratorio utilizzerà più linguaggi artistici per offrire un percorso espressivo di superamento delle difficoltà e di consolidamento di nuove e più positive attitudini a determinare la propria vita.
      Aperto a max 20 persone di entrambi i sessi dai 18 anni in su. Richiesto abbigliamento comodo.
    • 17:30-20:30 Inaugurazione Mostra Vite Plurali-Visioni di genere
      Monologo Striduli – Rappresentazione del monologo scritto e diretto da Roberto Giacoia e interpretato da Annika De Tullio, Associazione Art’ess.
      Premiazione delle opere del Contest da parte delle madrine dell’evento Francesca Bottalico e Manila Gorio.
    • 21:00 Spettacolo Teatrale Letture in musica di e con Teresa Ludovico “Storie di donne che avrebbero voluto vivere”
  • Sabato 26 Novembre
    • 9:30-12:30 Laboratorio Tessere Identità
      Il laboratorio si ispira all’antica arte della costruzione della Maschera come strumento che nasconde e svela allo stesso tempo, in un gioco di identificazioni e narrazioni visive che porterà le/i partecipanti a costruire su materiale tessile trasparente una loro personale versione creativa della maschera, utilizzando carta, stoffe, pizzi e materiale di scarto. L’opera, in dialogo tra le sue parti trasparenti e le sue parti lavorate, sarà veicolo e medium per stimolare, trattare e orientare un confronto intorno ai temi del diritto di essere ciò che si è.
      Aperto a max 20 persone di entrambi i sessi dai 18 anni in su. Richiesto abbigliamento comodo. Materiali richiesti ai partecipanti: una fotografia del proprio volto formato A4 (possibilmente che esprimi una emozione) in primo piano, in bianco e nero, stampata su carta semplice; colla; forbici, stoffe e/o scampoli a piacere.
    • 15:30-18:30 Laboratorio Kintsugi tessile
      Il laboratorio si ispira all’arte giapponese del Kintsugi che valorizza la rottura e la crepa degli oggetti fino a creare una sorta una “cicatrice dorata”. Seguendo questa suggestione, verrà proposto ai/alle partecipanti pezzi di stoffa-parola su cui poi lavorare creativamente attraverso un lavoro di trasformazione di alcune stoffe autobiografiche (abiti, coperte, biancheria) cioè ad alto valore affettivo e simbolico, facendo esperienza di varie metodologie di alterazione: strappo, taglio, nodo, sfilacciamento, ecc. fino ad arrivare alla ricomposizione dei pezzi in una nuova unità. Il risultato finale produrrà pezzi di stoffa che verranno uniti in un unico arazzo. Aperto a max 20 persone di entrambi i sessi dai 18 anni in su. Si richiede di portare con sé un abito, vestito, maglia, gonna o pantaloni che si significativo per la persona. Nota bene: il capo di abbigliamento in questione verrà trasformato durante il laboratorio.
      Materiali richiesti ai partecipanti: un capo tessile autobiografico (ad alto contenuto simbolico) che verrà alterato, strappato, ricucito (coperta, vestito, maglia, gonna, fazzoletto, ecc…); forbici.
  • Domenica 27 Novembre
    • 9:30-12:30 Laboratorio a cura del Centro Antidiscriminazioni dell’Assessorato al Welfare del Comune di Bari e dell’Associazione Zona Franka nell’ambito della progettualità finanziata dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari.
      Come nascono le disuguaglianze? E i pregiudizi? E le discriminazioni? Con questo workshop ci dotiamo di nuovi strumenti per costruire un futuro di parità, attraverso consapevolezze e conoscenze che possono cambiare il nostro lavoro quotidiano. Partiremo dalla conoscenza delle parole che usiamo per descrivere le molteplici identità che caratterizzano ciascun* di noi, per arrivare poi ad approfondire il legame che c’è tra cultura, pregiudizio e discriminazioni. Il workshop è aperto ad un max 20 persone ed è adatto ad adolescenti e adulti, sia per chi lavora o fa volontariato nel sociale, sia per chi è interessat* ad approfondire le tematiche delle questioni di genere.

L’intento è realizzare un Festival incentrato sul tema degli stereotipi antichi e nuovi, che costituiscono ancora il fondamento della mancata inclusione di molte persone nella vita sociale, politica, economica e culturale del nostro Paese.
Dagli stereotipi di genere a quelli legati all’aspetto fisico e al bodyshaming, dagli stereotipi relativi all’orientamento e identità sessuale fino alla violenza e a ogni forma di discriminazione sia reale che virtuale.

Il Festival coinvolgerà diverse forme d’arte e prevederà spettacoli teatrali, performance e workshop, in collaborazione con Progetto T’Essere di Roma, Zona Franka e Associazione Teatro Art’Ess.
Sarà inoltre inaugurata la mostra della Call for Art: “Vite Plurali-Visioni di Genere”.
Madrina dell’evento sarà Manila Gorio.

Il Centro Antiviolenza dell’Assessorato al Welfare del Comune di Bari è gestito dalla Coop. Medihospes – Rete dei CavSanfra.

Locandina generare culture non violente 2022
Locandina generare culture non violente 2022