La Fondazione Umana Menta finanzia, nell’ambito del disagio minorile, progetti che prevedano la creazione o lo sviluppo di luoghi di accoglienza residenziale per minori; nell’ambito della disabilità, progetti con un rilevante carattere riabilitativo complessivo, intendendo il termine riabilitazione in senso ampio: cognitiva, sociale e relazionale.
- Sostegno ad interventi rivolti ai nuclei monogenitoriali in difficoltà di mamme con i propri figli. Sarà posta l’attenzione su interventi, sia residenziali che diurni e semiresidenziali, che permettano la costituzione di luoghi strutturati capaci di sostenere i propri utenti nel processo di crescita e maturazione, al fine di costruire insieme a uno staff di specialisti un percorso verso l’autonomia che faccia leva sulle risorse e capacità personali. Inoltre, la Fondazione nell’ambito dei minori allontanati dalla famiglia d’origine andrà a favorire sia progetti specifici che prevedano lo sviluppo di interventi a carattere residenziale, per minori con particolari difficoltà di tipo psico-educativo, sia il supporto ad associazioni di reti di famiglie affidatarie. Sul fronte del sostegno ad interventi di carattere diurno, Umana Menta si focalizzerà in particolare sulle comunità diurne ed i servizi semiresidenziali a carattere educativo e a forte tutela dei minori accolti. Un focus particolare verrà fatto sull’utilizzo dello sport a fini educativi e su interventi mirati al supporto dei minori con difficoltà d’apprendimento.
- Sostenere il recupero, il mantenimento e lo sviluppo delle capacità residue, in un percorso di conquista del maggior grado possibile di autonomia, nel rispetto dei limiti imposti da ciascuna patologia, in un vero e proprio processo di ‘abilitazione’ delle persone disabili. In particolare, verranno sostenuti gli interventi rivolti alla diagnosi, all’abilitazione e riabilitazione dei bambini, che prevedano anche l’accompagnamento dei loro genitori. Infine, la Fondazione manterrà grande interesse per progetti di sostegno ai nuclei familiari delle persone disabili, finanziando la creazione di spazi di counseling, gruppi di auto-aiuto. Sportelli di consulenza e di orientamento, servizi di ‘sollievo’ tramite attività di residenzialità temporanea per i propri figli disabili.
- Enti che operano nel non profit.