Lunedì 4 e 11 Marzo 2024 dalle 17:00 alle 19:00, Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV e AncheNoi – Movimento di Cittadinanza Attiva invitano gli enti del Terzo settore della ex provincia di Bari al “Laboratorio di progettazione partecipata per ideare una campagna di evoluzione culturale contro la violenza di genere”, presso la Sala Formazione del CSVSN, in via Vitantonio di Cagno 30 a Bari.
La formazione è tenuta da Ilaria De Vanna, psicologa psicoterapeuta.
Aderisci gratuitamente al seguente link: https://my.csvbari.com/Frontend/Formazione.aspx?Mode=Eventi&ID=2710
(max 30 partecipanti + 5 riserve che saranno prese in considerazione solo in caso di rinunce)
È richiesta la partecipazione a entrambe le giornate.
Il laboratorio si articola in due sessioni:
- prima sessione: partendo dal vissuto di ognuno, intende favorire, con modalità interattive, la condivisione delle diverse visioni degli stereotipi di genere ed evidenziarne collettivamente gli aspetti rilevanti;
- seconda sessione: verranno elaborati, con la collaborazione di tutti, messaggi da diffondere in città, anche attraverso installazioni stabili sul contrasto alla violenza di genere.
«Di fronte ai numerosi e ripetitivi episodi di violenza sulle donne che quotidianamente ci sconvolgono, non si può rimanere immobili. È nato per questo il progetto: “Città re-attive contro la violenza di genere”
proposto dall’Associazione “AncheNoi – Movimento di Cittadinanza Attiva” e finanziato dalla Regione Puglia.
Il progetto si propone di realizzare una campagna di evoluzione culturale finalizzata a superare gli stereotipi di genere, con particolare riferimento a quello maschile, a cui gli uomini violenti si ispirano e che è tuttora basato sull’esercizio della forza, della prepotenza e sulla presunzione di “legittima difesa del proprio onore”.
La campagna, che sarà costruita in maniera partecipata insieme alle associazioni attive sul territorio e ai Comuni partner, intende diffondere un’ecologia mentale e dei sentimenti.
L’iniziativa si concretizzerà anche attraverso la realizzazione, nelle zone più frequentate della città, di installazioni stabili che stimolino quotidianamente la riflessione sugli effetti autodistruttivi della violenza e mettano in rilievo la ricchezza dei valori umani e delle relazioni basate sul riconoscimento reciproco»