Lost in translation. Arte e Intercultura

Connecting Cultures e Fondazione Ismu – Settore Educazione – Patrimonio e Intercultura promuovono "Lost in translation. Arte e Intercultura", concorso per giovani artisti e istituzioni culturali sul tema della relazione fra le culture.
Il concorso è dedicato alla memoria di Silvia dell’Orso, giornalista e saggista, che ha dato un importante contributo alla conoscenza e alla divulgazione di tematiche cruciali inerenti la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale.

Il concorso mette in palio un premio in denaro di 5.000,00 € , che sarà finalizzato alla realizzazione (in toto o in parte) del progetto selezionato. Il vincitore sarà tenuto a rendicontare il 50% della cifra erogata.

Le specificità di ogni lingua, di ogni cultura, di ogni luogo o paesaggio, i segni, le tracce, le caratteristiche, l’etimologia e le idiosincrasie che hanno acquistato senso con il tempo e con l’uso sono intraducibili.
Questo vale ancora di più in un contesto globale caratterizzato da migrazioni, scambi continui, ibridazioni linguistiche e culturali.
La stessa cultura di massa, che diffonde modelli che vorrebbero essere universali, in realtà si nutre e si modifica continuamente assorbendo e inglobando parole, segni, immagini, memorie e stereotipi di culture e contesti sociali molto diversi. In questo confuso ma prolifico alternarsi di tradizioni e neologismi culturali diventa sempre più rischioso pensare a un modello unico di interpretazione. È spesso proprio questo presupposto a condurre verso il pregiudizio e l’incomprensione. Il problema della “traduzione culturale” va affrontato, alla luce di queste considerazioni, secondo modalità e approcci complessi, utilizzando strumenti critici e interdisciplinari, per conservare, nel processo di comprensione dell’”altro”, quegli elementi enigmatici che la traduzione non potrà mai rendere.
Alla luce di queste riflessioni, è importante sostenere e incentivare un dialogo fra giovani artisti e istituzioni culturali nell’affrontare i temi complessi dell’integrazione, dello scambio e dell’osmosi fra le culture, attraverso progetti che coinvolgano le comunità, i cittadini, ma anche i professionisti e gli operatori.
Il riconoscimento di politiche di empowerment e inclusione culturale quali “prassi ordinaria” da parte di istituzioni radicate nel territorio rappresenta un fattore chiave di sostenibilità, continuità e capillarità degli interventi.
Per questo motivo, Connecting Cultures e Fondazione Ismu hanno deciso di promuovere quei progetti e quelle idee che, pur coinvolgendo soggetti diversi nella pianificazione e nella realizzazione delle attività (amministrazioni locali, università, comunità di pratica, associazioni, ecc.), siano chiaramente riconducibili a referenti istituzionali, ovvero nascano da una collaborazione fra giovani artisti e creativi da un lato, ed istituzioni culturali (musei, biblioteche, archivi) dall’altro, nella convinzione che tali progetti possano avere una ricaduta sul territorio ed una reale possibilità di generare nuove relazioni e consapevolezza.

OBIETTIVI
  • valorizzare la creatività e il talento di giovani artisti;
  • favorire la collaborazione fra artisti e istituzioni culturali nella realizzazione di progetti che favoriscano il dialogo fra le culture in specifici contesti urbani o di comunità;
  • promuovere l’utilizzazione dei linguaggi artistici e della creatività nella risoluzione di problematiche concrete legate al territorio attraverso la partecipazione di cittadini, comunità ed istituzioni;
  • stimolare il territorio e le istituzioni culturali alla promozione e al sostegno di progetti creativi in un’ottica di integrazione sociale e culturale.
SOGGETTI AMMESSI
  • giovani artisti, videomaker, designer, film-maker, performers, fotografi, di età inferiore ai 35 anni, attivi sul territorio italiano;
  • in collaborazione con un’istituzione culturale (ed eventualmente anche altri soggetti quali amministrazioni locali, associazioni di cittadini ecc.). La partecipazione è aperta a istituzioni presenti su tutto il territorio nazionale.
  • Condizione imprescindibile per la partecipazione al concorso è che il progetto (si tratti di un documentario o di un progetto partecipato, di una installazione o di una performance) sia calato in una specifica area o contesto territoriale o culturale, e preveda un vivo coinvolgimento delle comunità e dei cittadini quali principali destinatari del lavoro. Il ruolo dell’istituzione culturale, oltre a garantire la “effettiva” realizzabilità e sostenibilità del progetto proposto, è proprio quello di promuovere una partecipazione dei cittadini e delle comunità tesa a innescare e favorire reali processi di dialogo, scambio, interazione e trasformazione.
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