Il progetto Chiavi a Colori per la cura delle relazioni tra bambini e genitori detenuti

Il progetto Chiavi a Colori aiuta i detenuti a esercitare la propria funzione di genitore, attraverso attività dedicate all’accoglienza dei familiari in visita e con il supporto del volontariato sociale e penitenziario.

Il progetto Chiavi a Colori è attivo presso la Chiavi a , con il coinvolgimento della dirigenza, della Polizia Penitenziaria e dell’area trattamentale dell’Istituto.

Chiavi a Colori prevede diverse attività, servizi e laboratori, progettati per dare risposte adeguate alla pluralità dei problemi che le strutture e le relazioni familiari portano quotidianamente all’attenzione degli operatori.

Chiavi a Colori è un progetto in rete di Seconda Mamma, Idee Felicità Contagiosa e Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, cofinanziato dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Puglia.

Cari genitori. Gente Comune

Le attività laboratoriali vogliono dare risposte a quei padri che, in caso di carcerazione, si sentono intimamente convinti di non avere un posto, né tanto meno un ruolo genitoriale. Queste condizioni si ripercuotono sui figli, soprattutto quelli in età scolare, che sviluppano fragilità e insicurezze, con gravi ripercussioni su una crescita che possa essere sana ed equilibrata.

I ragazzi stanno bene

Laboratorio per bambini, ragazzi e adolescenti che vivono la condizione di “figli in istituto”.
Nella realtà penitenziaria il bisogno-diritto di questa relazione non sempre è rispettato, comportando un acuirsi dei conflitti intra-familiari.
Il laboratorio pone il bambino al centro della cura e dell’attenzione degli operatori, per cercare di tutelare il suo bisogno-diritto di ricostruire e mantenere il senso e la continuità della sua storia e identità, attraverso anche lo sviluppo dei suoi legami personali.
L’esercizio del diritto di visita rappresenta la base sicura da cui partire per salvaguardare le relazioni tra le generazioni e svilupparle.

I Colori del Neutro

Il servizio assicura l’esercizio del diritto di visita e di relazione che si ispira ai principi enunciati dall’art. 9 della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia: «mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino». (New York, 1989). Offre sostegno di natura logistica e relazionale agli incontri tra i genitori portatori di difficoltà e disagio e i loro figli.