Ente proponente il progetto:
Centro si Servizio al Volontariato “San Nicola”
Sede dell’Ente proponente:
Via Vitantonio Di Cagno, 30 BARI
Settore d’intervento:
Settore E 11: Sportelli informa
Descrizione dell’intervento:
Il progetto “La famiglia al centro: reti di informazione e ascolto” rappresenta la volontà del Centro di Servizio al Volontariato “San Nicola” di intervenire in maniera concreta e capillare in quei contesti del territorio particolarmente difficili, in cui le famiglie sono gravate sia da fragilità di tipo relazionale che materiale; la finalità è quella di offrire alle famiglie effettive possibilità di ascolto dei loro bisogni e di informazione per l’accesso ai servizi presenti sul territorio e di riduzione delle situazioni di disagio.
Obiettivi del progetto:
Il progetto “La famiglia al centro: reti di informazione e ascolto” ha l’obiettivo di sperimentare e realizzare un sistema di informazione, orientamento e accompagnamento per facilitare l’accesso ai servizi da parte delle famiglie e promuovere l’integrazione sociale e la cittadinanza familiare, attraverso il protagonismo sociale di tutti i membri della famiglia, così che possano contribuire a costruire attivamente il proprio benessere, anche con il sostegno del sistema della rete delle organizzazioni di volontariato (specie quelle impegnate sulle tematiche per la famiglia) che fanno capo al Centro di Servizio al Volontariato San Nicola.
Territorio di intervento
Il territorio della provincia di Bari prima della costituzione della provincia BAT, territorio di competenza del CSVSN.
Destinatari diretti
I destinatari diretti del progetto saranno le famiglie che abitano nel territorio della ex Provincia di Bari e che attraversano le diverse fasi del ciclo di vita familiare: dalla formazione della coppia all’invecchiamento.
Prestando attenzione alle diverse fasi del ciclo vitale della famiglia (e non ai singoli componenti) si intende dare rilievo ai soggetti che la compongono non solo come singole persone, ma anche come agenti di relazioni dinamiche, che possono avere modificazioni fisiologiche dovute anche ad eventi significativi ed in parte prevedibili della vita di una famiglia (quali nascite, invecchiamento, morti, separazioni e unioni); si tratta di eventi capaci di determinare cambiamenti nella struttura della famiglia stessa. Sono individuati come destinatari potenziali del progetto tutti i componenti familiari di:
– giovani coppie;
– coppie con figli in età pre-scolare o/ed in età scolare;
– famiglie monogenitoriali con un figlio a carico in età pre-scolare o/ed in età scolare;
– famiglie lunghe con giovane adulto;
– famiglie monogenitoriali con figlio adulto;
– famiglie di anziani;
– famiglie con uno o più anziani a carico;
– famiglie con uno o più disabili a carico;
– famiglie di immigrati;
– famiglie in condizioni di criticità socio-economica.
Destinatari indiretti
L’impianto progettuale prevede che altri soggetti del territorio (destinatari indiretti) potranno ricevere beneficio dalla realizzazione delle attività previste. Si tratta dei beneficiari indiretti di progetto che saranno:
– istituzioni pubbliche e private che operano nell’ambito della famiglia o in sinergia con i nuclei familiari del territorio (scuole, asili, ASL, associazioni familiari);
– nuclei familiari e amicali allargati delle famiglie beneficiarie;
– comunità di appartenenza locali delle famiglie beneficiarie del progetto;
– partner del progetto che potranno veder rafforzati legami con gli altri soggetti della rete di sostegno e ampliare i propri ambiti di intervento, sperimentando nuove azioni;
– soggetti della rete di sostegno.
Attività dei volontari coinvolti
Il CSVSN per la realizzazione delle attività di progetto prevede n. 7 giovani volontari; di questi riserverà n. 2 posti (n.1 presso la sede di attuazione di Bari, sita in via Vitantonio di Cagno n.30, e n.1 presso la sede di attuazione di Andria, sita in Piave n.79) a due soggetti disabili, anche affetti da disabilità visiva (ipovedente o non vedente).
Il progetto “La famiglia al centro: reti di informazione e ascolto” intende offrire nuove forme di sostegno per le famiglie che non siano di tipo meramente assistenzialistico, ma che promuovano la cittadinanza attiva della famiglia e quindi il protagonismo di questa alla vita della comunità. Il protagonismo familiare rappresenta una risposta alla frammentazione del tessuto sociale in quanto consente di generare benessere non solo per le famiglie stesse, ma per l’intera comunità favorendo la crescita della coesione sociale.
In questa prospettiva, le attività del presente progetto sono finalizzate ad innescare un circolo virtuoso tra famiglie e comunità perché intendono promuovere l’aggregazione tra le famiglie in modo da rivalutare il valore della prosocialità familiare.
Nel processo che conduce alla cittadinanza attiva della famiglia, anche l’informazione è un elemento fondamentale, perché consente di accedere alle risorse e alle opportunità presenti sul territorio, favorisce l’acquisizione di una maggiore consapevolezza riguardo ai propri diritti/doveri e quindi alla possibilità di
incidere sugli eventi.
Per tali ragioni, le iniziative proposte sono finalizzate anche a promuovere nelle famiglie una maggiore conoscenza dei servizi del territorio.
Attraverso tale proposta non si vuole operare per le famiglie, bensì con le famiglie, ovvero assieme ai membri, siano essi bambini, giovani, anziani, immigrati, disabili, persone sole, in modo che le stesse possano avere possibilità di prendere parte in maniera attiva (e non solo come beneficiari passivi) alle attività di progetto ed essere i principali protagonisti del proprio benessere.
Le sedi operative del progetto:
4 sedi locali di attuazione del progetto, distribuiti nei 3 Comuni di:
1) Bari (sede 1: CSVSN Via Vitantonio di Cagno 30 (2 posti di cui 1 riservato a disabile)
2) Bari (sede 2: A.S.D UIC Viale Ennio 54 Bari); (2 Posti)
3) Andria (c/o CSVSN Via Piave 79); (2 posti di cui 1 riservato a disabile)
4) Spinazzola (c/o Centrale Operativa Spinazzola Corso Vittorio Emanuele 200) (1 posto)
Azioni progettuali da attuarsi secondo le fasi temporali indicate
– Accoglienza ed inserimento dei volontari nel 1° mese;
– Azione di ambientamento nel 1° mese;
– Azione di responsabilizzazione dei volontari lungo tutto l’arco di realizzazione del progetto;
– Formazione generale dei volontari (45 ore nell’arco dei primi tre mesi di progetto);
– Formazione specifica dei volontari (75 ore dal 3° mese fino alla fine del progetto);
– Azioni/attività per l’attuazione del progetto (per tutto il period
o di realizzazione del progetto);
– Attività di monitoraggio e valutazione (incontri periodici ogni 4 mesi).
Numero dei volontari coinvolti
7
Durata del progetto
12 mesi
Ore di servizio dei volontari
1.400 ore complessive
Attività di formazione
– “Comunicazione” (15 ore)
– Problem Solving” (10 ore)
– La famiglia e la sua condizione sociale ” (15 ore)
– Educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità” (10 ore)
– Metodi e strumenti della ricerca in ambito sociale” (15 ore)
– “Sicurezza sui luoghi di lavoro” (10 ore)
Sedi di attuazione del progetto
Il progetto si svolgerà nell’ambito delle 4 sedi locali di attuazione del progetto, distribuiti nei 3 Comuni di:
Il CSVSN avvierà il progetto nelle sedi di attuazione presenti nella ex Provincia di Bari:
• CSVSN di Bari in via Vitantonio di Cagno n.30; (2 posti di cui 1 riservato a disabile)
• CSVSN di Andria in via Piave n.79; (2 posti di cui 1 riservato a disabile)
• Associazione Sportiva Dilettantistica U.I.C. Bari Viale Ennio 54; (2 posti)
• Centrale Operativa Spinazzola Corso V. Emanuele 200. (1 posto)
Crediti formativi riconosciuti
L’Università degli Studi di Bari – Facoltà di Lettere e Filosofia ai giovani volontari riconosce:
– n.6 CFU da imputare alle attività a libera scelta dello studente.
I crediti formativi saranno riconosciuti per i seguenti corsi di laurea:
– Lauree triennali (sedi Bari e Taranto) in:
– Lettere
– Beni Culturali
– Lauree Magistrali in:
– Archeologia
– Beni archivisti e librai
– Filologia moderna
– Scienza dello spettacolo e della produzione multimediale
– Filologia, letterature e storie dell’antichità
– Storia dell’Arte
L’insieme delle attività di progetto consentono ai volontari di acquisire un set articolato di competenze di base, trasversali e professionali che contribuiranno ad elevare la qualità del curriculum del volontario e a migliorare la sua professionalità nel settore della formazione e dell’educazione.
Il set che i volontari andranno ad acquisire e sviluppare sono:
Competenze di base (intese come quel set di conoscenze e abilità consensualmente riconosciute come essenziali per l’accesso al mondo del lavoro, l’occupabilità e lo sviluppo professionale):
– conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli professionali, flussi comunicativi, ecc…);
– conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (pacchetto office, internet e posta elettronica);
– conoscere e utilizzare gli elementi per progettare e pianificare un lavoro, individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane.
Competenze trasversali (intese come quel set di conoscenze e abilità non legate all’esercizio di un lavoro ma strategiche per rispondere alle richieste della comunità e produrre comportamenti professionali efficaci):
– sviluppare una comunicazione chiara, efficace e trasparente con i diversi soggetti che a vario titolo saranno presenti nel progetto quali le famiglie, i giovani, gli anziani, gli immigrati, gli altri volontari,gli operatori di progetto, gli OLP, ecc…);
– saper diagnosticare i problemi organizzativi e/o i conflitti di comunicazione che di volta in volta si potranno presentare nella relazione con le famiglie;
– saper affrontare e risolvere gli eventuali problemi e/o conflitti, allestendo le soluzioni più adeguate al loro fronteggiamento e superamento;
– saper lavorare in gruppo con altri volontari e gli altri soggetti presenti nel progetto ricercando costantemente forme di collaborazione.
Competenze tecnico – professionali (intese come quel set di conoscenze e abilità strettamene connesse all’esercizio di una determinata mansione lavorativa e/o di un ruolo professionale):
– conoscere il mondo della solidarietà, dell’aggregazione e dei servizi per le famiglie;
– conoscere e utilizzare le principali metodologie per l’accoglienza, l’ascolto e il supporto delle famiglie;
– pianificare, progettare e realizzare incontri informativi.
Si precisa che la certificazione delle competenze verrà accertata e rilasciata dall’ente C.N.I.P.A. Puglia, ente accreditato per la formazione professionale in Puglia, in virtù dell’accordo stipulato di cui si allega il protocollo d’intesa.
Requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto
Possono partecipare alla selezione i cittadini italiani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni), in possesso dei seguenti requisiti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
• essere cittadini italiani;
• non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata;
• essere in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del servizio sanitario nazionale, con riferimento allo specifico settore d’impiego per cui si intende concorrere.
Ulteriori requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto:
• Livello di istruzione: diploma di scuola media superiore.
• Conoscenze specifiche: abituale utilizzo di strumenti informatici in ambiente Windows.
I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
Non possono presentare domanda i giovani che:
a) già prestano o abbiano prestato servizio civile in qualità di volontari ai sensi della legge n. 64 del 2001, ovvero che abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista;
b) abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi.
Selezione
Il sistema di selezione è acquisito dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus Presidenza Nazionale ente accreditato di 1a classe.
Criteri di selezione
Scarica la Tabella dei criteri di selezione.
Monitoraggio
Il monitoraggio verrà realizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ente di I° classe (NZ00028), che provvederà a monitorare l’andamento del progetto approvato, il suo sviluppo e i risultati raggiunti, operando – ove necessario – per un diverso approccio operativo da parte dell’ente, migliorando in tal modo le attività dei volontari.
Il progetto prevede azioni di monitoraggio delle attività in itinere e una valutazione finale. Si tratta di aiutare i volontari che si inoltrano in una realtà complessa e di testare, attraverso gli indicatori scelti, sia le singole attività sia il progetto nella sua totalità. La verifica in itinere svolta attraverso colloqui, ma anche report periodici, dovrà suggerire ai giovani volontari nuove strategie, chiarire alcuni strumenti, o rafforzare quanto già acquisito nella direzione di una valorizzazione del contributo del lavoro volontario.
Scadenza
La domanda di partecipazione, con tutta la documentazione richiesta, deve pervenire entro le ore 14 del 4 novembre 2013 al Centro di Servizio al Volontariato San Nicola in via Vitantonio di Cagno n° 30 – 70124 Bari BA. Le domande possono essere presentate esclusivamente secondo le seguenti modalità:
1) posta elettronica certificata (PEC) – art. 16 bis, comma 5 della legge 28 gennaio 2009 n. 2 – di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf
e di inviare il tutto al seguente indirizzo: csvsn@pec.csvbari.com;
2) a mezzo raccomandata A.R.;
3) a mano.
Come da Delibera Regionale 1647/2012, si ricorda che, in fase di presentazione della domanda di partecipazione alla selezione per il SCN, i ragazzi con bassa scolarizzazione o disabili devono rilasciare formale dichiarazione attestante la volontà di avvalersi della riserva di posti previsti dal progetto scelto. A tal fine è altresì necessario che i portatori di handicap producano idonea documentazione rilasciata dagli organi competenti (verbale della commissione medica di prima istanza o certificato ai sensi della L. 104/92).
ATTENZIONE, RIAPERTURA BANDO PER GLI STRANIERI: A seguito dell’ordinanza r.g. 14219/2013 del Tribunale di Milano il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in data 5 dicembre ha riaperto i termini per la presentazione delle domande degli stranieri per la partecipazione ai Bandi di selezione di SCN.
La notizia è pubblicata sul sito del Dipartimento e su quello del Servizio Civile Nazionale della Regione Puglia. Il Decreto di riapertura è pubblicato sul sito del SCN e può essere anche scaricato dal link disponibile di seguito.
Si precisa che il Bando di riapertura è riservato esclusivamente agli stranieri che abbiano i requisiti previsti dall’art. 2 del Decreto di riapertura e che la scadenza è fissata per le ore 14,00 del 16 dicembre.
BANDO DI RIAPERTURA: SCN Decreto riapertura Bando (928.95 kB)
- Bando Servizio Civile Puglia 2013 (382.26 kB)
- Allegati Bando Servizio Civile 2013 (37 kB)
- http://serviziocivile.regione.puglia.it
- www.serviziocivile.it
MAGGIORI INFORMAZIONI
Silvio Mariella
info@csvbari.com
tel. 080/5640817 – 080/5648857
fax 080/5669106