Artemes: Il disegno infantile tra creatività e disagio

Bando di Formazione 2015 – Abstract di progetto

I bambini tendono a comunicare mediante segnali non verbali che noi adulti, distratti da tante attività, tendiamo a trascurare e far passare in secondo piano, basterebbe soffermarsi ad osservare un loro disegno, esso rappresenta il gesto spontaneo per eccellenza, la prima vera porta verso il mondo interiore di ogni bambino. Il tratto, la pressione, le omissioni, la grandezza, tutto ci raccontano del “piccolo autore”. Non è un caso che, molti abusi, vengano rilevati da psicologi o da attente maestre, attraverso un disegno fatto dal bambino. é proprio nell’ambito del rilevamento del disagio e l’abuso infantile che intendiamo intervenire con il progetto formativo denominato “IL DISEGNO INFANTILE tra creatività e disagio”. Il progetto intende instituire una rete istituzioni-scuola-famiglia e fornire nozioni base a volontari, educatori e operatori che quotidianamente svolgono attività con i bambini, per poter riconoscere i “campanelli d’allarme”, ed intervenire tempestivamente evitando che il disagio si “cristallizzi”.

Il disegno, come il sogno, è una delle vie principali per comprendere il mondo interno delle persone, i conflitti, le difese e le possibilità o meno di affrontare determinate difficoltà.

Se la via per comprendere il sogno passa attraverso le libere associazioni (impostazione del simbolo secondo Freud), la via per comprendere il disegno passa attraverso l’uso che il disegnatore fa dello spazio bianco del foglio.

Attraverso l’uso dello spazio il bambino dice: “Questo è ciò che tu mi hai dato” (qualità del contenimento emotivo e del rispecchiamento che ha ricevuto), mentre attraverso altri elementi egli dice: “Così invece sono io, questo vorrei, così io mi vedo” (reazioni del bambino al tipo di rispecchiamento ricevuto).

Ogni bambino, oltre a disegnare ciò che “sente”, disegna anche ciò che “sa” di un oggetto, ossia esprime quanto conosce della realtà in rapporto al livello di sviluppo cognitivo, linguistico, motorio, affettivo e sociale raggiunto sino a quel momento, indipendentemente da ciò che effettivamente “vede”, ossia percepisce direttamente.

Riuscire a “leggere” i loro disegni, fin dagli scarabocchi dei primissimi anni di vita, permette di capire più a fondo le loro esigenze e le loro paure. Se una traduzione dei parametri grafici risente essenzialmente dell’età del disegnatore e del suo livello di sviluppo generale, l’interpretazione simbolica risente soprattutto della capacità di elaborare e di rappresentare o meno la realtà da parte della persona che abbiamo davanti. Difatti un bambino di 3 anni, un ragazzino con insufficienza mentale, un’adolescente schizofrenico, un ragazzo con danno cerebrale o semplicemente un soggetto con grande potenziale artistico presentano condizioni e modi molto diversi di porsi nei confronti della realtà.

In tale contesto nasce la necessità di formare il volontario in modo che possa:

– con uno strumento diverso, oltre a quello dell’osservazione, dare una risposta immediata alle reali esigenze del bambino che non riesce ad esprimere le emozioni, i sentimenti con le parole ma con un linguaggio non verbale: parla disegnando.

– utilizzare i parametri di valutazione del disegno considerando gli aspetti formali, grafologici e contenutistici del disegno.

– acquisire abilità pratiche: nell’ utilizzare il disegno “del” e “con “ il bambino in ambito clinico ed educativo.

Il corso si svolgerà nei mesi di settembre e ottobre presso la sede del CSVSN in via Vitantonio di Cagno n° 30 a Bari.

Progetto Vertigine CSVSN Legge Cartabia Giustizia riparativa progettazione condivisa

Lezioni «Progetto Vertigine»

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • venerdì 10 Maggio 2024
    venerdì 24 Maggio 2024
  • 16:00 – 19:00
  • Salone della Casa del Clero
  • Iscrizioni aperte da giovedì 16 Maggio 2024 alle 19:30 a venerdì 24 Maggio 2024 alle 12:00
    Iscriviti lezione 10 Maggio Iscriviti lezione 24 Maggio
  • Condividi sui Social: Aggiungi evento al tuo calendario:

24/05 – Lezione: “Legge Cartabia, Giustizia riparativa e progettazione condivisa”

Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

prima lezione BAT Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN--

Progetto Vertigine – L’Ordinamento penitenziario, il sistema carcerario e le misure di comunità

Prima lezione del progetto che promuove strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, in collaborazione con Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” (Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • 1ª edizione:
    venerdì 19 Aprile 2024
  • 2ª edizione: venerdì 3 Maggio 2024
  • 16:00 – 19:00
  • Webinar
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Alla prima lezione intervengono

Piero Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Regione Puglia

Angela Anna Bruna Piarulli, Direttore reggente UIEPE Puglia e Basilicata

Ibrahim Elsheikh, Coordinatore Terre Solidali Impresa Sociale

Rosa Franco, Presidente Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

Alessandro Cobianchi, Direttore Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

“Progetto Vertigine” per creare un filo conduttore tra carcere e territorio

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV in collaborazione con Terre solidali, il Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà”, realizzato attraverso gli Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione.
  • mercoledì 20 Dicembre 2023
  • 10:00
  • Sala consiliare On. Prof. Giovanni Battista Bruni
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Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

Il “Progetto Vertigine” prevede una stretta collaborazione tra Istituzioni pubbliche, Enti del Terzo settore, Istituzioni Penitenziare, Imprese, Organizzazioni datoriali, Enti Locali con il coordinamento del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV.
Le attività progettuali saranno realizzate all’interno dell’area geografica delle provincie di Bari e BAT.

La prima fase del “Progetto Vertigine” prevede attività di formazione per la corretta presa in carico delle persone detenute rivolta a volontari e volontarie degli Enti del Terzo Settore aderenti.