Assegno di cura per malati di SLA

Assegno di cura per malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica

Sono state approvate le Direttive per le ASL pugliesi per l’istituzione del Fondo per l’assegno di Cura per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica e per l’assegnazione a ciascuna ASL delle risorse necessarie ad assicurare su base annuale l’erogazione dei contributi economici agli aventi diritto.

Si tratta di un beneficio finalizzato a sostenere la permanenza a domicilio del paziente e destinato al familiare-caregiver che quotidianamente svolge attività di aiuto e supporto alla persona in situazione di grave fragilità per la cura del sè, l’igiene personale, l’alimentazione e la mobilizzazione.

Il contributo economico riconosciuto a ciascun avente diritto ammonta ad euro 500,00 mensili fino a un massimo di euro 6.000,00 annui. Le ASL pugliesi disporranno, per la prima annualità, di una copertura finanziaria complessiva di Euro 2.000.000,00.

Il contributo viene erogato dietro accertamento delle condizioni di grave non autosufficienza della persona affetta da SLA e copre retroattivamente il periodo che va dal 1° gennaio 2009 al completamento delle dodici mensilità. L’erogazione del contributo non è cumulabile con l’Assegno di Cura per persone non autosufficienti, né con altri contributi economici erogati a titolo di assistenza indiretta personalizzata, eventualmente riconosciuta dal comune di residenza dell’avente diritto e del rispettivo familiare-caregiver. Sono esclusi dal divieto di cumulo le pensioni, l’indennità di accompagnamento e ogni altro assegno o emolumento riconosciuto con carattere previdenziale e/o assicurativo.

MAGGIORI INFORMAZIONI
link all’avviso pubblicato sul sito della Regione Puglia

Avviso n° 2/2024 – Progetti di Rilevanza Nazionale – Ministero Lavoro e Politiche Sociali

Fondi destinati agli enti del Terzo settore per iniziative e progetti di rilevanza nazionale da realizzarsi in almeno 10 Regioni

Azioni di contrasto alla grave marginalità adulta, nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria e farmacologica

Avviso pubblico finalizzato all'individuazione di un soggetto del Terzo Settore disponibile alla co-progettazione

Realizzazione di interventi progettuali che integrino l’offerta dei servizi dell’area della povertà rivolti ad adulti e/o a nuclei familiari in condizione di povertà e/o marginalità estrema.

Sport è salute

Diffondere e promuovere l’importanza della prevenzione primaria e secondaria nel campo della salute; sensibilizzare l’opinione pubblica alla cultura della salute e alla conoscenza delle patologie derivanti da comportamenti dannosi per la salute.

Organizziamo la speranza. Iniziativa per il cambiamento nelle aree socio-educative strategiche

Maggiori opportunità e benessere per bambini e adolescenti, con il coinvolgimento delle comunità educanti

I progetti sostenuti saranno l’esito di un innovativo percorso di progettazione, condiviso da un’ampia alleanza educativa tra pubblico e privato sociale.

Ecosistemi culturali al Sud Italia

Valorizzazione di immobili pubblici con un rilevante significato storico, artistico e sociale per il territorio

Sviluppo di attività sociali, culturali, artistiche e/o naturalistiche in chiave moderna e contemporanea, in grado di sensibilizzare e coinvolgere la comunità e generare nuova attrattività nel territorio.
Le Proposte dovranno contemplare programmi economicamente sostenibili legati alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, favorendo anche l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di fragilità.

Centri per Uomini autori di violenza domestica e di Genere – CUAV

Rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere

Consolidamento e potenziamento della rete regionale dei Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere operanti nel territorio pugliese

Evado a lavorare

Reinserimento sociale e lavorativo di persone in esecuzione penale

Dare piena attuazione alla funzione rieducativa della pena e ridurre i tassi di recidiva nel lungo periodo. I progetti finanziati adotteranno un approccio integrato e orientato a dare una reale ed effettiva ‘seconda possibilità’ ai detenuti con pena definitiva residua non superiore ai quattro anni intra o extra moenia, con particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità.