Eden – Il cambiamento solidale – 2008

Eden – Il cambiamento solidale – 2008
Santeramo in Colle
Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato "San Nicola" per la Provincia di Bari
Bando Progetti di Formazione Primo Semestre Anno 2008

Il corso unisce in un unico percorso teorico-pratico, decisamente innovativo, aspetti della PNL, del training autogeno e della Somatopsichica. Gli ambiti toccati sono il saper fare dopo il saper essere. Nasce dall’analisi dei valori sui quali si fondano i moderni rapporti relazionali, spesso superficiali, che contraddistinguono la realtà attuale. Uno specifico studio sulle motivazioni ha evidenziato l’urgente necessità di realizzare e/o provocare un positivo cambiamento-rinnovamento nelle relazioni intra-personali e inter-personali. Si tratta di un corso particolarmente indicato per coloro che desiderano acquisire conoscenze per poter operare nella vita con azioni maggiormente solidali ed empatiche al fine di colmare una lacuna di sentito e generale bisogno di umanità per il perseguimento di valori relazionali ancora maggiormente profondi. Dopo l’apprendimento di specifiche tecniche somatopsichiche, il corso prevede la concretizzazione di uno spazio di ascolto sincero, non giudicante, dove si affina l’arte della mediazione, utile a riacquistare il coraggio delle proprie azioni positive e costruttive attraverso l’acquisizione di idonee strategie utili a ricostruire un programma di sviluppo personale di autostima e di stima per l’altro essere umano, con il quale si è in relazione. Soprattutto nell’Italia del Nord si stanno sviluppando nuove professioni intellettuali che procedono nel senso indicato da questo programma socio-educativo, collocabile tra le cosiddette azioni positive di mediazione interpersonale ormai auspicate a diversi livelli. Per esempio, persino nel campo della giustizia penale, prima di procedere, i magistrati auspicano un’opera di mediazione; è ovvio come in moltissimi casi non basta "la pena" a sistemare le parti, anzi essa stessa è focolaio di ulteriori tensioni. In questi casi l’azione di mediazione umana risponde a quell’idea di giustizia che viene definita "riparativa", perché cerca di riparare e contenere il danno compiuto dal reo nei confronti della vittima. La mediazione penale è un’esperienza abbastanza recente in Italia e riguarda solo i reati commessi dai minori. Un altro caso si ha quando, prima di giungere a una separazione tra coniugi, si ricorre a un’opera di mediazione familiare per arrivare poi davanti al giudice in modo più agevole, rapido, e soprattutto meno traumatico, sia per i coniugi che per i figli. Nei comparti in cui si trasferiscono nozioni e programmi attinenti questa innovativa materia, i costi sociali (e non solo) sono decisamente più accettabili che non in quelle situazioni in cui si lascia tutto al caso.  Si parte da consulenze gratuite attuate presso alcune aziende sanitarie locali e si arriva anche a superare i 100 euro o più a seduta, se si ricorre a liberi professionisti come psicologi, psichiatri o avvocati che rivestono professionalmente tale incarico e che applicano la loro normale tariffa. Tuttavia questo corso lancia una positiva provocazione: e se ognuno di noi diventasse mediatore di se stesso? Se cioè genitori, figli, insegnanti, cittadini, imparassero a gestire i conflitti da soli, attraverso l’apprendimento di strategie di self-help, senza ricorrere a terzi? È quello che alcuni professionisti e non solo, iniziano ad augurarsi, cioè che "l’educazione alla relazione" entri nelle scuole come materia di studio fin dalle elementari. In alcune zone d’Italia si sono attivate con successo iniziative in tal senso, dove, prima degli alunni, sono stati gli insegnanti e i dirigenti scolastici a dover andare a scuola di "emozioni". Lo stage di base di formazione sull’intelligenza emotiva e la mediazione dei conflitti e sono i principi fondamentali che si apprendono nel seminario di base della somatopsichica. Gli insegnanti, i genitori, gli educatori imparano a entrare in comunicazione con i ragazzi, ad ascoltarli senza giudicarli e i ragazzi si relazionano in maniera positiva con il mondo degli adulti.
Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato "San Nicola" per la Provincia di Bari

MAGGIORI INFORMAZIONI

/contatti/2615-area-promozione.htmlSegreteria Area Promozione

importanza lavoro territorio coordinamento Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN

Lezioni «Progetto Vertigine»

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • venerdì 10 Maggio 2024
    venerdì 24 Maggio 2024
    mercoledì 5 Giugno 2024
    mercoledì 12 Giugno 2024
  • 16:30 – 19:30
  • presso la sede di Prometeo ETS
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12/06 Lezione: “L’importanza del lavoro sul territorio e la progettazione coordinata tra associazioni, carcere e comuni”

Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

prima lezione BAT Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN--

Progetto Vertigine – L’Ordinamento penitenziario, il sistema carcerario e le misure di comunità

Prima lezione del progetto che promuove strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, in collaborazione con Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” (Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • 1ª edizione:
    venerdì 19 Aprile 2024
  • 2ª edizione: venerdì 3 Maggio 2024
  • 16:00 – 19:00
  • Webinar
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Alla prima lezione intervengono

Piero Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Regione Puglia

Angela Anna Bruna Piarulli, Direttore reggente UIEPE Puglia e Basilicata

Ibrahim Elsheikh, Coordinatore Terre Solidali Impresa Sociale

Rosa Franco, Presidente Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

Alessandro Cobianchi, Direttore Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

“Progetto Vertigine” per creare un filo conduttore tra carcere e territorio

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV in collaborazione con Terre solidali, il Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà”, realizzato attraverso gli Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione.
  • mercoledì 20 Dicembre 2023
  • 10:00
  • Sala consiliare On. Prof. Giovanni Battista Bruni
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Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

Il “Progetto Vertigine” prevede una stretta collaborazione tra Istituzioni pubbliche, Enti del Terzo settore, Istituzioni Penitenziare, Imprese, Organizzazioni datoriali, Enti Locali con il coordinamento del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV.
Le attività progettuali saranno realizzate all’interno dell’area geografica delle provincie di Bari e BAT.

La prima fase del “Progetto Vertigine” prevede attività di formazione per la corretta presa in carico delle persone detenute rivolta a volontari e volontarie degli Enti del Terzo Settore aderenti.