L’ANATROCCOLO – Scuola e solidarietà: progettiamo una città accogliente e adatta a tutti

ASSOCIAZIONE: L’anatroccolo
PROGETTO: Scuola e solidarietà: progettiamo una città accogliente e adatta a tutti

ABSTRACT
Il progetto: “Scuola e solidarietà: progettiamo una città accogliente e adatta a tutti” a cura dell’Associazione L’Anatroccolo, pone l’attenzione sulle seguenti tematiche:
1. Barriere architettoniche nel Comune di Bitonto
Secondo i principi dell’ICF – la Classificazione sul funzionamento, la disabilità e la salute dell’OMS – le condizioni di salute e di disabilità, sono misurate guardando alla persona nella sua globalità, nel suo essere e muoversi nell’ambiente. Correlando stato di salute e ambiente, si definisce la disabilità come una condizione di salute in ambiente sfavorevole mentre la libertà di muoversi in sicurezza, di spostarsi e incontrare altre persone, diventa un diritto fondamentale dell’individuo.
Incontrarsi è l’elemento fondante della coesione sociale, indispensabile per lo sviluppo della società, ma deve essere alla portata di tutti.
Una società che riconosca le differenze di tutti nel pieno rispetto della convivenza, dovrebbe progettare e costruire ambienti in grado di accogliere tutte le persone garantendo una buona qualità di vita e piena fruibilità dei suoi spazi, anche a chi è svantaggiato per disabilità o per minorazioni temporanee di qualsiasi tipo.
Ciò si realizza attraverso l’abbattimento delle barriere fuori e dentro di noi.
Nel Comune di Bitonto in cui s’intende realizzare il progetto, si riscontrano molte anomalie, ad es. dislivelli sproporzionati e ostacoli che intralciano il passaggio delle sedie a rotelle o strade con rampe solo da un lato.
Nei giornali locali, cittadini disabili o Associazioni operanti nel settore disabilità, spesso denunciano l’esistenza di barriere architettoniche invitando l’amministrazione comunale ad intervenire con azioni mirate all’abbattimento e/o il superamento. Sottolineano anche il mancato rispetto da parte dei cittadini dei divieti di parcheggio davanti agli scivoli o nelle zone riservate ai disabili, indi la necessità di campagne di sensibilizzazione per i guidatori inosservanti delle regole.
Negli ultimi anni una lunga serie di iniziative di richiamo turistico, ricreativo e commerciale è stata destinata alla rivalutazione del marketing territoriale della città e del centro antico. Nel week-end, le vie del centro storico pullulano di giovani, famiglie, e si percepisce il successo riscosso da tali iniziative. Con lo sguardo di chi quotidianamente fa i conti con la propria disabilità, tuttavia, si percepisce anche quanto questi luoghi in realtà non siano proprio a prova di disabile.
Portare il volontariato a scuola ha lo scopo di favorire stili di vita positivi fondati sulla partecipazione e la legalità, di trasmettere una forma educazione all’ascolto intesa come capacità di mettersi nei panni dell’altro, presentando proposte concrete e opportunità che facciano vivere agli studenti l’esperienza del dono, della gratuità, della relazione d’aiuto e della condivisione. Il volontariato diventa occasione di crescita personale in virtù del fatto che, attraverso azioni solidali, si può esprimere la propria creatività e capacità relazionale, acquisire un più profondo spirito critico, riflettere sulla propria visione della vita e del mondo. In senso lato contribuisce a far crescere la cultura della cittadinanza attiva, incrementare le conoscenze sul volontariato locale con positiva ricaduta concreta nel tessuto sociale, a contrastare pregiudizi e discriminazioni in favore di una convivenza basata sulla conoscenza, il rispetto delle diversità. Le cronache italiane mostrano problemi sempre più acuti della società, aggressioni perpetrate da ragazzini sempre più giovani di età, violenze gratuite, esplosioni distruttive che incendiano sempre di più le città. Una ricerca della Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale mostra come stiano aumentando atteggiamenti di durezza, agitazione, aggressività, alimentando un terreno su cui s’innestano poi alterazioni, patologie, comportamenti devianti e violenti, chiari segnali di condizione di disagio e malessere diffusi. Appare quotidianamente l’urgenza di cercare di fermare il crescere della violenza e delle intolleranze, favorendo lo sviluppo di una vera cultura della legalità e della solidarietà. Di qui la necessità di diffondere la cultura del volontariato tra i giovani quale strumento di prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull’intolleranza razziale, religiosa e di genere, per contrastare le diverse forme di criminalità giovanile.
Stimolare l’impegno diretto e concreto degli studenti: un obiettivo che L’Anatroccolo si prefigge percorrendo due strade operative: Attivazione di percorsi formativi ed esperienziali per studenti di una quinta classe di due istituti secondari superiori di secondo grado ad indirizzo tecnico/scientifico e uno professionale per servizi sociali nel comune di Bitonto, mirati ad esperire in prima persona un’attività di volontariato. Attività formative atte a sensibilizzare gli
1. Percorsi di sensibilizzazione e avviamento al volontariato nelle scuole del Comune di Bitonto
studenti su tematiche di cui le associazioni del territorio si occupano e permettere riflessioni su temi riguardanti la collettività, favorendo la comprensione del significato di “cittadinanza attiva” e dell’importanza di promuovere la solidarietà dentro e fuori la scuola, mediante attività che stimolino il protagonismo giovanile. Gli “Stage della Solidarietà” della durata minima di 18 ore, saranno esperienze strutturate e concrete da svolgere all’interno delle associazioni aderenti al progetto e per cui verrà riconosciuto un credito formativo dalla scuola.
Propedeutica all’avvio dello stage sarà la formazione specifica della durata di 6 ore, i cui contenuti teorici riguarderanno: normativa del volontariato; concetto europeo di cittadinanza attiva; mappatura delle associazioni di volontariato che si occupano di disabilità sul territorio; nozioni di classificazione e psicologia della disabilità, comunicazione efficace e differenti modalità di ascolto; nozioni di diritto e disabilità con particolare riferimento alle Barriere Architettoniche; Coinvolgimento degli stessi studenti partecipanti alle attività di cui sopra, in due attività progettuali a scelta tra:
a. Analisi dei percorsi urbani del territorio bitontino con il supporto di insegnanti e tutor esperti di progettazione urbanistica, con il fine di proporre soluzioni progettuali senza barriere architettoniche da sottoporre all’amministrazione comunale che ne potrà disporre per migliorare la fruibilità del territorio, diffondendo esempi di progettazione innovativa e accessibile. La scelta dell’area di progetto, per la realizzazione dell’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, sarà a discrezione dei partecipanti, tuttavia sarà rinforzata l’opportunità di soffermarsi sul Centro Storico.
b. Campagna di sensibilizzazione del divieto di parcheggio davanti agli scivoli e dei posti auto riservati alle persone disabili attraverso la realizzazione grafica di segnali indicanti la presenza, portatori di un messaggio di tipo didattico-educativo o sociale che invita al rispetto delle norme. I prototipi saranno proposti all’amministrazione comunale che ne potrà disporre per personalizzare la città, diffondendo esempi di grafica innovativa e originale, con risvolto socio-educativo.
Il progetto si svolgerà nel periodo marzo/maggio 2015, terminerà con una mostra in cui verranno esposti i lavori degli studenti che riceveranno un riconoscimento dai soggetti promotori.