- Associazione:
- FIORI DI VERNAL
- Progetto:
- EMPOWERMENT PERSONALE, DI GRUPPO E SOCIALE
- Abstract:
- Empowerment sociale come processo di partecipazione che tende a reinterpretare gli obiettivi tradizionali dell'intervento sanitario e sociale offrendo strategie e strumenti, codificati e ripetibili che si collocano nell'interfaccia tra individuo e contesti psicologici e sociali (famiglia, scuola, gruppi e organizzazioni).
1. Attività previste dal progetto:
La proposta di formazione dell’Odv Fiori di Vernal, è articolata e complessa: si divide in due momenti separati: il primo propedeutico al secondo.
La prima fase composta da 9 ore (3 sessioni di lavoro di 3 ore ciascuna) è rivolta ai componenti del comitato direttivo dell’ODV proponente e verterà sulle dinamiche di gruppo e processi comunicativi.
Le sessioni di lavoro verteranno sui seguenti argomenti:
1. Perché e come nasce un gruppo: Dinamiche di comunicazione collettiva;
2. Attese e comportamenti;
3. Organizzazione, struttura, compiti;
4. Leadership/1-Orientamento e comando;
5. Gruppo e team;
6. Leadership/2-decisioni e produzioni;
7. Il gruppo nel tempo;
8. Teorie della dinamica dei gruppi.La seconda fase, composta da 12 ore (4 sessioni di 3 ore ciascuna), è rivolta agli associati dell’ODV proponente e di altre associazioni di volontariato e non. In questa seconda fase, oltre all’indispensabile contributo dello psicologo, i corsisti già formati nelle prima fase, potranno svolgere il ruolo di tutors e/o facilitatori nelle gestione del gruppo più numeroso.
Le sessioni di Lavoro verteranno su:
1. Strategie comunicazionali e relazionali tra genitore e figlio;
2. Scoprire l’ansia del genitore e saperla gestire;
3. Psicodinamica familiare e probabile disagio che il bambino o l'adolescente vive all'interno dell'atmosfera familiare;
4. Identificazione e individuazione del genitore verso il figlio;
5. Capire il disagio e non diventare uno strumento del disagio;
6. Saper ricavare indici di un disagio interpersonale e sociale;
7. il gruppo familiare e sociale come cura del disagio.
In questa sezione saranno usati test sulla relazione con sé stessi e con gli altri. Inoltre si effettuerà la lettura dei disegni e della grafia per meglio spiegare al genitori i punti di fragilità e di forza del figlio “paziente”.2. Metodologia:
Verrà attuata una metodologia che favorisca l’attività di partecipazione di ogni componente del gruppo e la motivazione dei partecipanti all’acquisizione delle informazioni. Verrà privilegiato lo strumento del piccolo gruppo dove in un clima di ascolto e rispetto reciproci potranno trovare spazio, confrontarsi ed arricchirsi con le esperienze individuali.
In ogni incontro i conduttori lavoreranno a due livelli in relazione alle tematiche trattate: a livello informativo ed a livello formativo (l’emersione e la rielaborazione delle esperienze personali.
Saranno inoltre utilizzate le presentazioni e altro materiale elaborato dalla formatrice, supporti informatici ed audiovisivi (videoproiettore).I partecipanti alla formazione sono spesso essi stessi portatori di conoscenze, esperienze, bisogni e motivazioni che possono entrare a far parte del processo formativo, in un'ottica di reciproco scambio e condivisione tra pari di informazioni, pratiche di intervento e soluzioni.3. Durata e destinatari del corso:
Durata complessiva del corso in ore: 21 ore – 25 destinatari
4. Finalità del corso:
Conoscere le dinamiche di gruppo e gestire i processi comunicativi sia in ambito associativo, sia in ambito familiare:
– Empowerment personale, di gruppo e sociale;
– Analizzare ed orientare gli obiettivi dei partecipanti al gruppo in rapporto alle aspettative individuali;
– Usare strumenti formali di osservazione e valutazione dei comportamenti di gruppo;
– Decifrare i processi di formazione, mantenimento, dissoluzione dei gruppi;
– Produrre un testo/processo di comunicazione sulla base di un’esperienza di storytelling condivisa;
– Identificare, selezionare e utilizzare tecniche di lavoro di gruppo nelle organizzazioni;
– Inquadrare teoricamente i metodi di lavoro i processi applicati nel laboratorio.5. Risultati attesi:
1. L’aspettativa che tutti i corsisti abbiano esponenzialmente migliorato le proprie competenze nel riconoscimento delle forme di comunicazione e delle dinamiche dei processi di tipo emotivo/affettivo a livello personale, familiare, di gruppo parentale e/o associativo;
2. Mettere in condizioni il volontario di svolgere i compiti assegnati con consapevolezza e responsabilità.
Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato "San Nicola" – Bando Progetti di Formazione Anno 2011